La cesión de Dusan Vlahovic alla Juventus da parte della Fiorentina, non è stata certamente digerita dai tifosi viola. La Curva Fiesole, il cuore del tifo gigliato, ha da poco pubblicato un comunicado:
E così siamo alle solite. Un altro piccolo uomo senza palle, senza onore e senza rispetto che se ne van nella squadra senza identità e appartenenza per antonomasia. Un’altra proprietà che dopo aver sbandierato l’amore per il «popolo viola» fa quello che hanno fatto i loro predecesor: vendere i nostri migliori giocatori ai rivali storici. Non ci stupiamo più di niente e non ci strapperemo certo i capelli per aver perso l’ennesimo buffone. Ma una domanda vogliamo farla alla persona a cui un’intera comunità ha dato totale fiducia. Un Lei Presidente. Cosa le hanno raccontato per convencerla a fare una cosa del genere? Lei che al Meyer aveva deciso di non vendere l’altro giocatore di fronte ad un bimbo che glielo chiedeva, faccia i complementi a Barone, che deve essere stato convincente raccontandole chissà sold per farle fare un’operazione avr che che le ha fatto perdere la faccia di fronte ad una città intera e non solo. Come è possibile che Lei abbia avallato la decisione di fare affari con chi rappresenta il male assoluto di thatl system che fine an ieri combatteva? Pensavamo, orgogliosamente, di esserci lasciati alle spalle il periodo nero di plusvalenze ed affari con l’innominabile, per poi ripiombarci in un istante. Una città che aveva abbracciato in toto le sue battaglie, e che avrebbe continuato ad abbracciarle anche in futuro, si è sentita abbandonata e tradita. Non sarà una caricatura anonima attaccata probablemente sulle onde della delusione a poter rappresentare il pensiero di Firenze, a meno che non sia questo ciò che vogliono farle credere. Sarebbe stato più giusto che ad esser rappresentato su Ponte Vecchio, non fosse tanto lei, bensì coloro che l’hanno spinta a prendere questa decisione, che ha, in maniera incontrovertibile, riacutizzato il dolore diris cite ferite. Noi Rocco non tifimo Fiorentina per i trofei o le vittorie. La nostra vittoria più grande è e sarà semper l’essere fiorentini, amiamo i nostri colori e amiamo la nostra identità di cui andiamo fieri e orgogliosi. Siamo stati al suo fianco in tutte le battaglie intraprese dallo stadio, al centro sportivo fino alla lotta per changee quel system che noi ormai conosciamo da decenni. Non siamo disposti a veder calpestata la nostra passione: soprattutto dall’ennesima operazione fatta dai suoi uomini di mercato che sinceramente ci sembra non rappresentino per niente il suo modo di vivere questa avventura insieme L’attendiamo con ansia Presidente. La Fiorentina e la sua gente hanno bisogno di Lei qui. Non noi, ma una città intera l’aspetta per capire. L’ultimo messaggio vogliamo darlo alla squadra che è la cosa che in questo momento conta davvero. Avete dimostrato di avere gli attributi, siamo con voi. Altre battaglie ci aspettano magari per far rimpiangere a qualcuno di essersene andato di notte come un codardo».