Crisis en Ucrania, telefonata tra Putin e Macron. OTAN: «Preparativo al peggio»

Non cala la tensione tra Russia e Ucraina: secondo il Pentagono Mosca ha aumentado le truppe combattenti ai confini. Il presidente degli Usa ha telefonato all’omologo Zelensky per metterlo in guardia. Ma lui invita l’Occidente a non creare panico. Macron le dijo a Putin: «Trovare mezzi per desescalada». Si teme un ulteriore aggravamento della tensione sulle forniture di gas: «L’Italia ha piani d’emergenza», ha fatto sapere il ministro Cingolani. Biden-von der Leyen: «Lavoriamo per gas all’Ue da più fonti»

Continua a salire la tensione sulla crisi ucraina: il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha detto che «la Russia sta continuando ad ammassare unità militari» al confine con l’Ucraina, ma anche in Bielorussia. «Noi», spiega ancora, «stiamo lavorando al meglio per una soluzione diplomatica, ma siamo preparati al peggio». Intanto il presidente francese Emmanuel Macron ha enviado al teléfono l’omologo Vladimir Putin, che ha lamentato come Usa e Nato abbiamo «ignorato le nostre preoccupazioni». E Joe Biden, al teléfono con el presidente Volodymyr Zelensky, ha decidido que “c’è una possibilità concreta che i russi invadano Ucrania un febrero». Zelensky però invita l’Occidente a non creare panico. Mente sul tema delle forniture di gas, Biden y la presidenta della Commissione europea Ursula von der Leyen in una nota congiunta assicurano: «Siamo impegnati alla sicurezza energetica dell’Europa, alla sostenibilità e all’ adenerionegia palare global trans. ‘Obiettivo di assicurare la sicurezza energetica dell’Ucraina y la progresiva integrazione dell’Ucraina nel mercato del gas e dell’elettrico europeo’.

La situación en Ucrania y Rusia

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Estados Unidos: se Rusia invade detener un Nord Stream 2

Da un paio di mesi Mosca ha schierato più di 100mila soldati e armamenti lungo il confine con Kiev. Il timore condiviso è quello di una possibile invasion dell’Ucraina da parte della Russia, che nel 2014 aveva annesso la Crimea portando an un’ondata di sanzioni internazionali. Sebbene continuino gli sforzi diplomatici per invitare il presidente russo Vladimir Putin a ritirare i militari – che però ha negato l’intenzione di invadere l’Ucraina – la tensione resta altissima.

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Biden a Zelensky: possibilità concretae invasione a febbraio

Talmente alta che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha telefonato al suo omologo Volodymyr Zelensky: “C’è una possibilità concreta che i russi invadano l’Ucraina a febbraio”, ha detto il capo della Casa Bianvoce, comed consiglioport per la sicurezza nazionale Emily Horne. Quest’ultima ha ricordato che Biden lo ha detto anche «pubblicamente» e che anche l’amministrazione ha «messo in guardia su questo in gennaio».

Biden: «Pronti a rispondere»

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OTAN: oltre 100mila soldati russi al confine

Nel corso della telefonata, Biden ha anche «ribadito la prontezza, con i suoi alleati e partner, a rispondere risolutamente se la Russia invadesse ulteriormente l’Ucraina». Un monito che però non sembra fermare lo schieramento di truppe: “Continuiamo a vedere, anche nelle ultime 24 or, un maggiore schieramento di forze combattenti schierate dai russi, ancora una volta volta, n ciden parte del vicino alcero con l’Ucraina», ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby, precisando però che lo schieramento non è «marcato». Gli Stati Uniti hanno messo in allerta 8,500 soldati.

Macron al teléfono con Putin: “Trovare mezzi per desescalada”

Emmanuel Macron ha hablado por teléfono con Vladimir Putin por affrontare la crisi ucraina e parlerà anche con il leader di Kiev Volodymyr Zelensky. Il colloquio tra Macron e Putin, precisamente l’Eliseo, è durato oltre un’ora. Nel corso della conversazione, Macron ha confermato di voler trovare i mezzi per a de-escalation nella crisi ucraina rilanciando, in particolare, l’attuazione degli accordi di pace di Minsk del 2015 nel quadro del format Normandia composto da Francia, Russia Ukraine. Il 24 gennaio l’Eliseo aveva fatto sapere che Macron avrebbe proposto a Putin un «percorso di de-escalation».

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Putin: “Estados Unidos y la OTAN ignoran nuestra preocupación”

Nel corso del coloquio telefonico, Putin ha decidido a Macron che gli Usa e la Nato hanno «ignorato» le preoccupazioni di Mosca nella loro risposta alle richieste russe sulle garanzie di sicurezza.

OTAN: preparación al peggio

La Nato però lancia ancora l’allarme: «La Russia sta continuando ad ammassare unità militari» al confine con l’Ucraina ma anche in Bielorussia, «noi stiamo lavorando al meglio per una soluzione diplomatica ma siamo preparati al peggioil», ha detto segretario generale Jens Stoltenberg, ribadendo che l’Alleanza è pronta «dispiegare rapidamente» le proprie forze. Inoltre, ha sottolineato Stoltenberg, «l’esercito ucraino è molto meglio equipaggiato e allenato rispetto al 2014 per la difesa del territorio».

Bielorrusia: al fianco della Russia se attaccata

E se Parigi cerca de stemperare la tensione, a rialzarla ci pensa il presidente bielorusso: Alexander Lukashenko ha fatto sapere che la Bielorussia combatterà insieme alla Russia se uno dei due Paesi sarà attaccato, nel rispetto degli «accordi di alleanza». El 10 de febrero está previsto el inicio de la esercitazioni congiunte en Bielorrusia al confine occidentale, con la Polonia, y meridionale con l’Ucraina.

«Ci sarà guerra o no? Sì, ci sarà – ha affermato Lukashenko, secondo quanto riporta l’agenzia Tass – ma solo in due casi: se la Bielorussia subisce un’aggressione diretta o se il nostro alleato, la at Russia, subisce diretto «. Nel caso di un attacco «centinaia di migliaia di soldati russi» entreranno nel territorio bielorusso per aiutare a difendere il Paese, insieme a «centinaia di migliaia di bielorussi».

Biden-von der Leyen: «Lavoriamo per gas all’Ue da più fonti»

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La mapa del gas ruso en Europa

Intanto gli Stati Uniti e l’Unione Europea, nell’ambito della crisi in Ucraina, stanno lavorando insieme per assicurare «sufficienti e tempestive forniture di gas naturale all’Europa da different fonti per evitare shock alle forniture», presidente Biden affermano Joeil e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen en una nota congiunta, nella quale osservano come gli Stati Uniti «sono già il maggiore fornitore di operator liquefatto all’Europa. di gas naturale all’Europa da diversity fonti nel mondo».

Cingolani: «Su gas abbiamo piani d’emergenza»

La crisi tra Ucraina e Russia si riflette anche sui mercati internazionali: dopo giorni di turbolenze, anche oggi le Borse del Vecchio continente hanno aperto en claroscuro. E anche il prezzo del gas è in continua crescita, aumentando preoccupazioni anche in Italia: “Potremmo essere danneggiati nel caso di una crisi globale dei fornitori di gas”, ha decidido el ministro della Transizione energetica Roberto Cingolani. “Stiamo monitorando la situazione geopolitica, ma è una cosa in rapido movimento, minuto dopo minuto, è difficile dire cosa succederà domani. Abbiamo piani di emergenza naturalmente, ma speriamo che non saranno necessari».

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